31.5.06

dialogofraterno

[17.52.09] stefano pich scrive :ti invio una canzone del gruppo di jacopo
[17.52.13] * stefano pich inviato il file "04 Traccia 4.wma" ai membri di questa chat
[21.24.51] * stefano pich inviato il file "04 Traccia 4.wma" ai membri di questa chat
[21.30.25] frank scrive :allora rispondi!
[21.30.33] frank scrive :hai diffuso lo scritto?
[21.31.02] stefano pich scrive :no mi sono dimenticato.............
[21.31.08] frank scrive :sei una merda
[21.31.21] frank scrive :lo stampi e lo porti giù
[21.31.31] frank scrive :e non hai scritto neanche un commento
[21.31.45] frank scrive :ma intanto
[21.31.52] stefano pich scrive :devo scrivere il commento?
[21.32.08] frank scrive :ti diletti a mandarmi roba di gente sconosciuta
[21.32.20] frank scrive :robe che fanno incazzare
[21.32.40] frank scrive :no, se non ti va
[21.32.44] stefano pich scrive :che robe?
[21.33.07] frank scrive :è un modo di dire!
[21.33.29] stefano pich scrive :adesso stampo
[21.34.21] frank scrive :stefano sei lento! a forza di nuotare ti è entrata troppa acqua nel cervello

[21.34.36] stefano pich scrive :ti piace la canzone?
[21.34.39] frank scrive :e inviala a jacopo
[21.34.46] stefano pich scrive :ok

[
21.34.56] frank scrive :e non parlare della canzone che mi girano i coglioni!
[[21.35.12] frank scrive :no! non l'ho sentita e adesso vado a mangiare
[21.35.36] frank scrive :IMPORTANTE: NO GO' PIU' SCHEI!!
[21.35.45] frank scrive :DEVI DIRLO AL PAPA'
[21.36.07] stefano pich scrive :vai a lavorare..........................
[21.36.08] frank scrive :devo pagare l'affitto di giugno ...
[21.37.01] frank scrive :il numero dei puntini è direttam proporzionale alla tua velocità mentale.

[21.37.49] frank scrive :lo sapevi?
[21.38.00] frank scrive :ehi flash?!!
[21.38.21] stefano pich scrive :e la tua complicatezza nello scrivere indica che ti devi fare inculare da un GORILLA
[21.38.27] stefano pich scrive :sordo.
[21.39.04] frank scrive :beh, potevi accorgerti che ti ho fatto un complimento,
[21.39.25] stefano pich scrive :continua,continua..
[21.39.29] frank scrive :direttam proporzionale... ho sbagliato,
[21.39.41] frank scrive :dovevo dire inversam proporzionale
[21.39.49] frank scrive :giusto diplomando?
[21.39.54] stefano pich scrive :sai che cosa è il piano marshall?
[21.40.04] frank scrive :che cos'è il piano marshall?
[21.40.49] stefano pich scrive :l'america subito dopo la seconda guerra mondiale distribuì fondi gratuiti all'europa
[21.41.04] stefano pich scrive :per la ricostruzione economica
[21.41.34] frank scrive :si..
[21.42.05] frank scrive :e allora?
[21.42.18] stefano pich scrive :non lo sapevi
[21.42.26] frank scrive :che cosa?
[21.43.10] stefano pich scrive :vai a mangiare che la fame ti toglie la forza di pensare perchè pensi a mangiare e non a pensare
[21.44.22] frank scrive :sai che animale è un neofita?
[21.44.39] stefano pich scrive :cos' è un neofita?
[21.45.09] frank scrive :sei tu la prima volta che te lo sei preso in culo
[21.45.21] stefano pich scrive :no
[21.45.23] stefano pich scrive :tu
[21.45.31] frank scrive :ciao va
[21.45.38] stefano pich scrive :ciao


ah, e permettetemi, siete passati in più di 20 per il blog e non avete lasciato neanche voi una sottospecie di commento, tipo: "SI", "NO", "BELLO", "BRUTTO", "VAI A LAVORARE" und so weiter.
che non si pensi che pubblichi ste cazzate come scrivere letterine a babbo natale..
(.. che poi le bruciavi)

29.5.06

Un Thriller_ The VHS: La videocassetta maledetta


Giaceva riposta nel garage dello zio.
Non di certo in un luogo facilmente accessibile,
giacchè – a quanto raccontano – fu rinvenuta nel mobiletto delle scarpe sotto coperte e tappeti ad un’altezza senz’altro maggiore del metro e settanta.
Fatto sta che, non so sulla base di quali indizi o grazie a quale prodigioso fiuto, la pervicacia di mio fratello finì con il riportarla alla luce.
Lo sventurato pensò bene di portarsela via, verificarne con tutta calma il contenuto e poi, in un secondo tempo, rimetterla al suo posto originario.

Fu probabilmente un giorno nel quale né i genitori né io eravamo in casa che mio fratello giudicò ideale per l'apertura del sigillo e procedere al palesamento del misterioso reperto
.
Guardò la videocassetta, se ne soddisfece e ne godette.
Non volendosi troppo subitaneamente separare dal prezioso della cui iniziatica conoscenza s’era appena impossessato, e giudicando assai rischiosa il custodirlo nella casa degli stessi genitori,
si risolse di confonderla tra le tante dimenticate videocassette nella casa dei nonni.

Nella casa dei nonni.
(Ora capirete bene che, se la storia è giunta fino a me, dev’essere allora capitato qualcosa per il quale tutto il parentado è venuto a conoscenza dell’esistenza di questo VHS; ma prima d’arrivare alla fatidica svolta voglio anticiparvi quel che si venne a sapere riflettendo a posteriori e che cronologicamente andrebbe narrato ora).

Si suppone che, il giorno in cui mio cugino si fermò a dormire dai nonni, mio fratello decise di favorirlo offrendogli l’opportunità di vivere un’esperienza d’alta cinefilia.
Mio cugino, seguendo diligentemente le indicazioni, rinvenne a sua volta l’oggetto segreto,
guardò la videocassetta, se ne soddisfece e ne godette.

Secondo un’altra ricostruzione fondata su ulteriori fughe di notizie, un giorno dovette succedere che il nonno decise di riordinare le videocassette.
Individuata questa strana e sconosciuta, credette opportuno visionarla per poterla identificare, e sembrerebbe che al fine di una corretta ed inoppugnabile individuazione visionò la videocassetta per la sua intiera lunghezza.
Soddisfatto la riconfermò assieme alle altre.

Si suppone che le bobine del suddetto VHS girarono ancora qualche volta prima che succedesse l’imprevedibile.

L'imprevedibile.
Perché sì, a volte sembra proprio che gli scheletri si ingegnino nei modi più impensabili, sfidando ogni legge fisica e logica, per per uscir dagli armadi.
Ciò che successe ha senz’altro del soprannaturale e non sarò qui a nasconderlo né tantomeno a negarlo, ad ogni modo – angelo o diavolo che fu - cercherò di ipotizzare un andamento verisimile dei fatti.

Un giorno la nonna decise d’andare dabbasso a stirare.
Sistemò il piano per stirare, accese la televisione, alchè s’accorse che la taverna era un casino infame; così si suppone che cercò di rimettere a posto tutto ciò che vedeva fuoriposto,
la palla dei nipotini.. il centrino sulla sedia… due forchette tra i cuscini del divano.. i giornali.. Ah, guarda dov’è finita questa videocassetta..dietro la TV!
Dunque, le videocassette vanno al posto delle videocassette - ragionó la nonna - quindi va senz’altro messa nel videoregistratore.

Bene.
Ora abbiamo due telecomandi: uno che deve essere premuto sul tasto “AV”, l’altro sul tasto PLAY, ovvero triangolino con la punta che indica destra.
Ma se il tasto AV per mia nonna è un dogma più o meno accettato, l’intero telecomando col tasto PLAY, se volasse, sarebbe senz’altro un UFO.
Allora con calma,

dobbiamo capire come questi due tasti appartenenti a due diversi telecomandi vennero premuti nella stessa ora dello stesso giorno dello stesso anno dalla stessa nonna.

Diciamo che la nonna, dopo aver rimesso tutto a posto, sì è seduta un attimo sulla poltrona per leggere un articolo del rotocalco che stava rimettendo assieme gli altri;
non si è accorta del telecomando-UFO e ci si è seduta sopra premendo proprio il tasto PLAY.
Poi si è messa a stirare davanti alla televisione.
Dopo un po’ si accorge che su Canale5 fanno solo pubblicità e allora vuole mettere sull’8 che trasmettono la sagra del Masscio (il maiale maschio) di Schio.
Allora fa per premere il tasto “8”, ma, stirando, gli occhiali le si sono calati più giù sul naso, e l’errore di parallasse causato dalle lenti curve le fa premere il tasto AV che sta sotto.

Ecco, ora ci siamo.
Al 5° minuto: E’ la cantante della sagra del Masscio di Schio che si è spogliata nuda e sta giocando alla cavallina con quello che suona la fisarmonica.

Al 15° minuto: E’ arrivata un’altra cantante mai vista che si sta slinguando con la signorina della cassa all’entrata del tendone-sagra.

Al 30° minuto: c’è troppa gente, e troppo giovane, mi sa che hanno spostato la sagra ad un altro giorno causa pioggia.

Al 55° minuto passa il nonno: “Bruno! Cossa xee ste porcade?”, risposta: “Boh, e sarà dei tosi!”.

Sillogismi:
SE Nonna -> ALLORA Mamma
SE Nonna -> ALLORA Zia

SE Mamma -> ALLORA Papà
SE Papà -> ALLORA Grosso Casino
Grosso Casino = Inquisizione Generale

Gli zii si concentrarono sul fatto che mio fratello non avrebbe dovuto prendere le cose senza chiedere (lo zio: “se me lo chiedevi, stefano, te la prestavo”!!!).
La nonna ripeteva “Certo!”: tutta l’aveva vista la videocassetta, era una questione di conoscenza!
Cugino: "beh, cosa vi sorprendete? La nonna mi aveva beccato già molto tempo addietro con la carta igienica in mano".
Il nonno: … il nonno è un dritto.
Poi arriviamo ai miei, che, poverini, dovevano pur sapere cos’era finito nella testa bacata del loro figlio, cosicché sottoposero i loro sguardi innocenti (gli unici veramente) a quelle immoralità.
Resistettero poco, ne son sicuro.
Mio fratello?
Mio fratello non so come cazzo ha fatto ma è riuscito a far vedere un porno ai nostri genitori!

La cassetta rimase a casa mia in attesa che qualcuno ne rivendicasse il possesso,
ma non venne nessuno.

L'esorcismo:
Allora mio padre ebbe la folgorazione!
Credo che si sentì investito di uno spirito apocalittico ed agì come divinamente ispirato:
l’arcangelo Gabriele gli porse la spada,
lui preferì la mazzetta da 5 con il manico da 60,
la sollevò in aria,
e la calò sull’oggetto maledetto:
un grido maligno si levò nell’etere per un´istante,
poi niente,
e tutto tacque.

25.5.06

Rubrica: LA CUCINA NEL MONDO_1.la Russia

il pranzo di Valja:

-insalata e pomodori

- camembert

-filetti di pesce affumicato

-the

-vodka (in realtà ce l'abbiamo aggiunta io e Eduardo)

--------------------------------------------------------------------------------

SAPORE: voto 7+ ( accostamenti riusciti)

SALUTE: voto 6 e 1/2 ( l'insalata alza la media)

FANTASIA: voto 7- (proposta culinaria interessante anche se poco personale)

TEMPO DI PREPARAZIONE: 6 minuti

IMPEGNO RICHIESTO (da 1 a 5): 2

PERMANENZA IN CUCINA: 15 minuti

21.5.06

scolare un kilo di pasta sulle gambe

ops, mi è rimasto un manico in mano

16.5.06

buongiorno

buongiorno buongiorno io sono Francesco
e ieri mattina ho comprato il latte fresco
... alle otto.. ma che presto ... zanzan!


coerenza é riuscire a vedere se stessi in un`unica immagine e con un unico sguardo,
la complessitá si predica solo a "quid" unitari,
le contraddizioni sono un problema solo finché si ha paura di cambiare

12.5.06

idee

mi permetto di premettere che questo post esiste solo grazie ad un dialogo aperto da Alis e Zut nel commento al post precedente, quindi questo é innanzitutto per loro. grazie di avermi dato un ritorno!


ci sono dei momenti nei quali perseguire ció che per sé é piú importante si fa dannatamente difficile, sono i momenti nei quali si dice che si vorrebbe lasciar andare tutto a puttane..

perché se lo cose tendono cosí tanto verso il terreno vorrá dire che lo sforzo che facciamo per sostenerle é tale solo per un´opzione personale, e che la leggerezza dell´essere -di ció che accade una volta sola- di certo non ci biasimerá

NO, NON CI BIASIMERÁ

ma non ci si puó ingannare: passato il momento di scazzo e di rifiuto si tornerá sempre a perseguire quella stessa cosa se é veramente fonte di realtá.

Prima di scrivere "peccare" avevo scritto "riposare".. il senso é quello del lasciarsi andare, di abbandonare per un momento quelle idee il cui perseguimento é sfibrante e a volte deludente.

Noto che la frase é stata colta nella sua accezione piú comportamentale e psicologico-soggettiva.

In realtá il titolo dice qsa di piú: é Dio lo schiavetto, é lui il luogo piú lontano (infatti é trascendente) nel quale posso scaraventare le mie idee quando queste non si curano della mia finitezza, del mio stancarmi, del rigoglire indomito della mia incoerenza... quando insomma non ce la faccio piú e la coerenza si fa sempre piú un Ideale odioso e nicianamente sospetto che mi spezza.

Che si debba essere lineari ed assoluti come una divinitá al cospetto della quale il compromesso appare come viltá e debolezza, questo non lo so..
ne so quanto sano possa essere come meta di un cammino esistenziale..
é giusto aver diffidenza.


infatti, le idee, quando son prese in modo semplicistico e astratto, impoveriscono la realtá schematizzandola secondo linee sommarie, la vita si fa piú banale, prevedibile, inattraente... piú morta che viva!

queste false idee sono frutto di intenzioni violente che vorrebbero imbrigliare il mondo per ottenere un sentimento di maggiore sicurezza,
ma non sono le vere idee.

Le vere idee sono idee che guadagnano sempre maggiore definizione (una sfumatura in piú) al crescere delle esperienze, al crescere del cammino percorso, e non temono ogni nuova esperienza come una possibile confutazione della loro veritá (che é l´errore tipico di ogni ideologia che ha sempre dato il "la" alla relativa stranota critica al sapere sistematico che piegherebbe la realtá ai suoi assunti_ si risponda: certo se gli assunti son definizioni giá date da applicare per via deduttiva al mondo).

Una vera idea é per esempio ogni persona che aldilá del suo incessante cambiare arricchendosi di esperienze rimane sempre la stessa persona, rimanere se stessi in un radicale farsi altro,

quello che frega é la tentazione di dire "suvvia, ho capito come va il mondo, le cose stanno cosí",
ed é comprensibile, perché il thaumazein, la meraviglia, é sempre anche uno shock come é vero che per quanto bello sia, vedere molta nuova gente di continuo é una cosa che sfibra,
o, detto ancora altrimenti, ri-assettare il cervello ogni volta é una cosa che spacca i maroni!

Ma allora quali sono le idee che il mio Dio-mulo dovrebbe trasportare per me quando la contingenza empirica rende le cose difficili?

E`una direzione, la convinzione odierna del valerlapena di uno sforzo, non definizioni, non dover essere, non certezza inscalfibile da recitare come un dogma religioso,
l´idea é la direzione che amiamo o, guardandola nell´altro senso, un fulcro che ci attrae con la massima necessitá*.

nessun uomo agisce nella completa anarchia,
anche l´anarchico é innamorato di un´ "idea",
egli infatti persegue l´idea di libertá come assenza di costrizioni esterne
e fa delle sue giornate e dei suoi comportamenti il simbolo di questa idea (realizza questa idea nella realtá), il problema sta poi nel vedere se é una vera idea, o un ideale astratto.
In questo senso si puó capire come si possano buttare via anni della propria vita perseguendo un´idea (anche quando si crede di non perseguirne alcuna) che non é una vera idea, ma solo un´apparenza di idea.
si Zut, il pensiero permane, e non in me solo, ma in tutti gli esseri viventi la cui intenzionalitá é basata su concetti di pensiero e non su interazioni biologiche con l´ambiente naturale.

(*non si confonda la necessitá con il toglimento della libertá, bitte_
per capire perché si pensi a:
domanda: "quando si lasciano due persone che si amano?"
risposta: "mai" _ from The Mexican)

8.5.06

dio (liberami dal peccato e da ogni male)

Avrei bisogno di uno schiavetto
che,
quando non ce la faccio piú,
porti il peso delle mie idee
cosí che potrei peccare

... ogni tanto.

7.5.06

B2

Il treno silentemente senz´avvertimento alcuno cominció ad intrufolarsi tra le case, e tra le case ogni tanto saltavan su grossi imponenti curiosi edifici, e sotto le case erano invece le strade con le macchine a scorrere.
E poi ci trovammo di colpo sbalzati fuori dal treno sulla pensilina,
con i bagagli ondeggianti e flotte di Berlinesi dai molti generi che ci dribblavano con esperienza disperdendosi variamente attorno,
mentre un´aria fredda seccamente fredda e schiettamente sotto zero familiarizzava con i nostri corpi,
li scosse, li destó, li aggredí, si riconcilió ed infine ci diede il benvenuto.

Luisa disse: "

4.5.06

le possibilità dei gamberetti

A Veleno hanno regalato un oggetto chiamato “Ecosphere”.
Si tratta di una boccia di vetro o di plastica quasi completamente riempita d'acqua
e 3 o 4 di quei gamberetti lunghi circa 1-2 cm.
L'interessante di questa sfera é che é chiusa ermeticamente e nell'acqua sono presenti dei microorganismi (il plancton) di cui si nutrono i gamberetti, i gamberetti a loro volta contribuiscono al mantenimento di questi microorganismi e quindi TAC! Eccoti un micromondo: l'ecosistema, se esposto in misura sufficiente alla luce, dovrebbe durare per diversi anni.

All'inizio – immaginando questi esserini rinchiusi nella bolla trasparente – m’è venuto da dire “poveracci, sai che noia passare quattro anni nel nulla”.


Poi ho pensato che forse gli organi di percezione dei gamberetti rilevavano numerose e importanti entità che io in quell'acqua trasparente non posso vedere.
Cioè il loro mondo o il mondo per loro è più vario di quello che mi figuro.
Per esempio ci sono alghe e batteri di diversi tipi ed in diverse concentrazioni;
insomma:cibo qui, cibo lì, acqua con più ossigeno qui acqua con meno ossigeno lì… e via dicendo.
(è la stessa storia degli eschimesi che hanno molti nomi per indicare molti tipi di neve)
Allora se ci sono delle differenze -dico a Veleno- i gamberetti hanno qualcosa di cui parlare,
i gamberetti comunicano!

"Com'è il tempo oggi?"

"Eh, non c'è male, l'acqua è tiepidina e il riflesso di luce proveniente dal soprammobile di alluminio rende la giornata nel complesso luminosa, mare poco mosso ma si prevede l'arrivo dei nipotini nel pomeriggio "

[Allora ecco che cominci ad immaginarti il gamberetto Poseidone che, essendo un po' più grosso degli altri, arriva sempre per primo a mangiarsi i batteri piú ghiotti..
e ti immagini anche Marinella che avverte Capitan Findus e assieme si avvicinano: uno distrae Poseidone e l´altro si fa fuori un´alga novella … e avanti cosí.
Ti immagini anche che Poseidone, scacciato Capitan Findus, feconda Marinella.
Ti immagini che Capitan Findus colmo di rabbia ed umiliazione diventa femmina e si fa fecondare da Marinella, ti immagini che la numerosa prole dei due attaccherá in gruppo il vecchio burbero e lo schiavizzerá]

Allora –si diceva- possono esserci molte differenze,
e se ci sono le differenze ci sono le possibilitá,
e se ci sono le possibilitá allora possono succedere tante cose ad un’essere vivente dotato di intenzionalitá,
e allora i gamberetti non si annoiano poi cosí tanto..

Sempre che la loro intenzionalitá – cioé il loro muoversi nell’ambiente secondo scopi (innanzitutto per la nutrizione) - continui ad essere attivata dagli stimoli esterni e dai bisogni interni correlativi.

Ed in questo c’é qualcosa non mi convince. intendo dire:
Avete presente che salti che possono fare i gamberetti?
Con un balzo ti fanno 50 cm,
ma qui invece sono rinchiusi in una boccia dal diametro di 20 centimetri…
qui mi sorge il sospetto che questa piccola popolazione cresca un po´ nervosetta, un po´ nichilista e un poco individualista.
Nervosa per il poco spazio,
Nichilista per la facilitá del vivere,
Individualista perché avendo il cibo facilmente a disposizione non necessita un granché di comunicare e, a causa della mancanza di predatori dai quali fuggire, non ha nemmeno bisogno di formare un gruppo coeso contro i nemici esterni.
Non ho alcuna difficoltà ad immaginare un terzetto di gamberetti che vivono in un rispettoso anonimo vicinato.

Insomma: puó esserci anche longevitá e agiatezza nella sopravvivenza, ma non é detto che assieme a questa ci sia potenza di vita, benessere, estrinsecazione dell'energia vitale a tutti i suoi livelli (elementarmente psicologica nei gamberetti come quella spirituale nell´uomo) e in tutte le sue interrelazioni (=esperienze). Ai gamberetti della palla d'acqua mancheranno insomma delle esperienze formative senza le quali mai diventeranno dei gamberetti adulti!


Un gamberetto felice vissuto per due anni ha goduto piú vita di un gamberetto in cattivitá vissutone quattro.
La qualitá si dá anche ai livelli piú elementari.
Veleno! Libera i gamberetti!

A tutti coloro che hanno avuto i pesci rossi: non avete avuto mai casi di pesce rosso violento che si rivolta contro i suoi compagni? O che salta fuori dalla boccia?
Abbiamo chiari casi di depressione, anoressia, bulimia, masochismo e volontá di suicidio.

CONCLUSIONI ALDILA’ DEL CASO PARTICOLARE
Gli esseri viventi sono un delicato equilibrio di elementi diversi, sono l'interazione tra un'organismo ed un ambiente… ogni alterazione delle condizioni di esistenza e di benessere della relazione individuo-ambiente é causa di PATHOS, cioè malattia, dolore, morte.
Sia in termini fisiologici che psicologici.
Infatti sia l’organismo che l'ambiente sono tali grazie alla loro relazione, questo è l'ecosistema e la sua delicatezza.
E' anche vero che l’alterazione porta sempre comunque ad un equilibrio (é una legge della fisica prim’ancora che della biologia), ma se questo nuovo equilibrio é piú povero di “vita” l’essere vivente uomo che ne è stato causa non ha certo fatto i suoi interessi o tutt'al più, se è riuscito a farli, non sembra in grado di amare i suoi figli.
La Società dei Gamberetti Suicidi