7.5.06

B2

Il treno silentemente senz´avvertimento alcuno cominció ad intrufolarsi tra le case, e tra le case ogni tanto saltavan su grossi imponenti curiosi edifici, e sotto le case erano invece le strade con le macchine a scorrere.
E poi ci trovammo di colpo sbalzati fuori dal treno sulla pensilina,
con i bagagli ondeggianti e flotte di Berlinesi dai molti generi che ci dribblavano con esperienza disperdendosi variamente attorno,
mentre un´aria fredda seccamente fredda e schiettamente sotto zero familiarizzava con i nostri corpi,
li scosse, li destó, li aggredí, si riconcilió ed infine ci diede il benvenuto.

Luisa disse: "

7 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

ce lo so io, cosa disse.

08 maggio, 2006 16:34  
Blogger franzesco ha detto...

e che aspetti, non vedi che t´ho lasciato lo spazio??!

08 maggio, 2006 18:19  
Anonymous Anonimo ha detto...

QUI A BERLINO, SI SENTE, C'E' PIU' UMANITA' RISPETTO A MONACO!

09 maggio, 2006 18:41  
Blogger franzesco ha detto...

no,non era proprio così, c'erano due parole, un sostantivo e un aggettivo che sono rieccheggiati tutti e tre i giorni...
Elena, Luisa??

09 maggio, 2006 19:32  
Anonymous Anonimo ha detto...

..dai dai che questa frase finisce sul papiro!!
..comunque sono sicura che c'era un "veciooo!" di mezzo..
Luisa,are you listening?
+al+
nb: più umanità?? in che senso? creatività? disordine? l'uscire dal cerchio a passi concentrici?

10 maggio, 2006 14:59  
Anonymous Anonimo ha detto...

era il calore umano!il calore umano!

12 maggio, 2006 22:50  
Blogger franzesco ha detto...

richtig!!!
con grande accento bresciano:
"MA SENTI QUESTA CITTA' IL CALORE UMANO CHE EMANA, E' PIENA FES DI CALORE UMANO!!"

13 maggio, 2006 15:05  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page