DIVERTIMENTO IN POLVERE_1/2 diluire e servire tiepido
Questa volta per andare incontro a quelle esigenze commerciali che vogliono i Post di grandezza non eccessiva spezzerò il racconto a metà. Non perdetevi la seconda parte!
VOLUME 1 _ PASQUALE
Potrei far cominciare tutto da quando Socrate se la prese con me perché lo lasciavo nel bel mezzo di una dotta discussione sullo stato ideale per andarmene alle una di notte da qualche parte a far casino.
E invece comincio da Pasquale.
Pasquale è molisano, trovatemi qualcuno che vi sa dire come sono fatti i molisani: non lo troverete. Pasquale è un ragazzotto alto sul metro e novanta, la tipica corporatura grossa ma deperita risultante da mesi e mesi di alimentazione autogestita, scafa quadrato-allungata, spalle e culo all’infuori, una camminata assurda alla Robocop e labbro inferiore sporgente.
Mi raccomando, culo retrocesso e labbro inferiore sporgente, non dimenticare.
Siamo sul binario e abbiamo perso l’ultima U-Bahn che ci avrebbe portato alla NachtGalerie (discoteca), io ci starei anche a farmela a piedi,
Pasquale invece è quello che può sembrare moderato, "andiamo fino a Marienplatz" (che è a metà strada, nda) dice -, ma sei poi indagate: "ma a Marienplatz che ci vai a fare che a quest’ora è deserta?"lui risponde: "eccheneso! Intanto andiamo là poi qualcosa arriva" !!
Perchè – anche se non ve lo riesco a spiegare - Pasquale è semplicemente bello da vedere, perché poi andiamo al McDonald perché lui e Chiara devono andare in cesso, e Pasquale ci dice, a me e Fabrice, di non sederci che partiamo subito, e poi voilà che ti aspettiamo Pasquale che si mangi due Hamburger.
Sempre lo stesso Pasquale che sta in coda per il panino e di punto in bianco si gira verso di noi che stavamo ad un tavolino ad un 10 metri buoni di distanza, e dichiara con voce chiara e stentorea per il beneficio di tutti i presenti: "Tony è ggià llì!".
Pasquale è bello così.
La U-Bahn era partita senza di me perché m’ero perso in un discorso con Elena, che dopo che le avevo detto che secondo me una relazione evolve gradualmente un passo alla volta tipo come salire dei gradini, mi spiegava che invece secondo lei c’erano tre possibilità.
LE 3 POSSIBILITA’ DI ELENA:
Uno_ Si può scegliere di camminare sul piano e fottersene di tutto e di tutti che tanto è lo stesso, Due_oppure si può scegliere di prendere le scale e cominciare a salire i gradini, ma c’è sempre la possibilità di incrociare altre rampe di scale e decidere di cambiare;
Tre_oppure si può prendere la scala mobile, non puoi cambiare ma vieni portato dritto dritto dove volevi arrivare, in un modo o in altro (con o senza amore?? Con o senza libertà?);
e qui mi permetto di aggiungere la doppia maledizione gitana: "Ti auguro di avere ciò che desideri e di desiderare ciò che avrai".
Ok, accontentandomi di aver capito che Elena aveva concepito siffatti pensieri mentre risaliva in superficie dalla fermata di una U-Bahn, la lascio e vado di corsa a prendere la metro.
E torniamo a Pasquale, Chiara, Fabrice e io che prendono il taxi.
2.50 € a testa e siamo arrivati.
Alla NachtGalerie avevano aperto solo la sala piccola che c’era poca gente: che merda, ma si entrava gratis..almeno questo.
Comincio ad inveire, potevo permettermi solo una notte bianca prima dell’esame imminente e avevo toppato, cazzo! Avevo beccato la serata pacco.
E la disperazione si impadronisce di me, "che ci faccio lì per tre ore, quando ripartirà la prima metro??Alle 4e30 come al solito?". Interrogo qualche faccia, ma trovo solo Caty che è disperata come me, anche lei abita a 2 ore a piedi da lì.
Intanto intravedo Pasquale che balla o meglio flette meccanicamente le articolazioni in titanio.. in lui vedo perfettamente riassunto il passaggio evolutivo che innalza l’uomo dall’istintualità naturale alla coscienza di sé.
Lo so, ve l'ho già detto: Pasquale è bello così!
CONTINUA
VOLUME 1 _ PASQUALE
Potrei far cominciare tutto da quando Socrate se la prese con me perché lo lasciavo nel bel mezzo di una dotta discussione sullo stato ideale per andarmene alle una di notte da qualche parte a far casino.
E invece comincio da Pasquale.
Pasquale è molisano, trovatemi qualcuno che vi sa dire come sono fatti i molisani: non lo troverete. Pasquale è un ragazzotto alto sul metro e novanta, la tipica corporatura grossa ma deperita risultante da mesi e mesi di alimentazione autogestita, scafa quadrato-allungata, spalle e culo all’infuori, una camminata assurda alla Robocop e labbro inferiore sporgente.
Mi raccomando, culo retrocesso e labbro inferiore sporgente, non dimenticare.
Siamo sul binario e abbiamo perso l’ultima U-Bahn che ci avrebbe portato alla NachtGalerie (discoteca), io ci starei anche a farmela a piedi,
Pasquale invece è quello che può sembrare moderato, "andiamo fino a Marienplatz" (che è a metà strada, nda) dice -, ma sei poi indagate: "ma a Marienplatz che ci vai a fare che a quest’ora è deserta?"lui risponde: "eccheneso! Intanto andiamo là poi qualcosa arriva" !!
Perchè – anche se non ve lo riesco a spiegare - Pasquale è semplicemente bello da vedere, perché poi andiamo al McDonald perché lui e Chiara devono andare in cesso, e Pasquale ci dice, a me e Fabrice, di non sederci che partiamo subito, e poi voilà che ti aspettiamo Pasquale che si mangi due Hamburger.
Sempre lo stesso Pasquale che sta in coda per il panino e di punto in bianco si gira verso di noi che stavamo ad un tavolino ad un 10 metri buoni di distanza, e dichiara con voce chiara e stentorea per il beneficio di tutti i presenti: "Tony è ggià llì!".
Pasquale è bello così.
La U-Bahn era partita senza di me perché m’ero perso in un discorso con Elena, che dopo che le avevo detto che secondo me una relazione evolve gradualmente un passo alla volta tipo come salire dei gradini, mi spiegava che invece secondo lei c’erano tre possibilità.
LE 3 POSSIBILITA’ DI ELENA:

Uno_ Si può scegliere di camminare sul piano e fottersene di tutto e di tutti che tanto è lo stesso, Due_oppure si può scegliere di prendere le scale e cominciare a salire i gradini, ma c’è sempre la possibilità di incrociare altre rampe di scale e decidere di cambiare;
Tre_oppure si può prendere la scala mobile, non puoi cambiare ma vieni portato dritto dritto dove volevi arrivare, in un modo o in altro (con o senza amore?? Con o senza libertà?);
e qui mi permetto di aggiungere la doppia maledizione gitana: "Ti auguro di avere ciò che desideri e di desiderare ciò che avrai".
Ok, accontentandomi di aver capito che Elena aveva concepito siffatti pensieri mentre risaliva in superficie dalla fermata di una U-Bahn, la lascio e vado di corsa a prendere la metro.
E torniamo a Pasquale, Chiara, Fabrice e io che prendono il taxi.
2.50 € a testa e siamo arrivati.
Alla NachtGalerie avevano aperto solo la sala piccola che c’era poca gente: che merda, ma si entrava gratis..almeno questo.
Comincio ad inveire, potevo permettermi solo una notte bianca prima dell’esame imminente e avevo toppato, cazzo! Avevo beccato la serata pacco.
E la disperazione si impadronisce di me, "che ci faccio lì per tre ore, quando ripartirà la prima metro??Alle 4e30 come al solito?". Interrogo qualche faccia, ma trovo solo Caty che è disperata come me, anche lei abita a 2 ore a piedi da lì.
Intanto intravedo Pasquale che balla o meglio flette meccanicamente le articolazioni in titanio.. in lui vedo perfettamente riassunto il passaggio evolutivo che innalza l’uomo dall’istintualità naturale alla coscienza di sé.
Lo so, ve l'ho già detto: Pasquale è bello così!
CONTINUA
4 Commenti:
ma siamo sicuri che hai capito bene quel che ti ho detto lungo quei 500 metri di follia?pasquale ci piace proprio così.
intanto Pasquale è biodegradabile, al contrario di Robocop.
Poi, se Elena ti parla di relazioni, tu devi solo dire si si, mica devi capire davvero.
Lei è nata per essere citata nei blogghe.
eccolo là...perdersi in quisquilie mentre l'alcool attende. sì sto girando abbastanza, ma ce ne sono altri in cantiere, ti dico solo che ho rinunciato a prolungare per andare alle hawaii, i miei non avrebbero gradito....
ORSÚ ELENA, CI ILLUMINI!
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