20.12.05

deutsche Übungen: Rüdy Maass

Prima per gli esercizi di tedesco mi hanno fatto leggere la storia di un tizio troppo tosto di nome Rüdy Maass.
In pratica Rüdy abitava ad Hamburg, era il proprietario di un Caffè assai frequentato e di un panificio ben avviato, aveva sposato un gran pezzo di gnocca, guadagnava parecchio ed aveva il Mercedes Clk. Ma un giorno succede che una sua zia ci lascia le penne ed oltre alle penne gli lascia anche in ereditá una bicocca in un villaggio di provincia e cosí per il cazzo succede che Rüdy capisce tutto!
Cazzo, capisce che non aveva mai avuto del tempo libero per se stesso e che non aveva mai messo in discussione il suo way of live!

Insomma, va fuori di testa per la folgorazione e così la moglie lo lascia e poi gli vengono un sacco di fottutissimi problemi di salute. Allora Rüdy che è sempre più schizzato vende tutto e va ad abitare in campagna. Ha pochi soldi ma li fa bastare, non ha il telefono e va sempre in giro in bicicletta e mentre pedala si dice “Veloce, più veloce, velocissimo!!” (poveraccio: cosa non gli fanno dire gli autori per farmi imparare i comparativi e i superlativi).
E insomma lui é in campagna a fare il pezzente ed i vecchi amici di Hamburg lo prendono per il culo chiamandolo “fornaio-contadino” ma lui se ne sbatte perché, a parte un piccolo orticello, si concepisce più come un allevatore dal momento che se la fa con due pecore, un cane, due polli ed un cavallo.
E allora si sentono voci che raccontano che sto Rüdy va in giro a fare il tamarro con il cavallo e crede di essere diventato John Wayne, scorrazza per le proprietà ed il veterinario del villaggio (che si chiamava Raffaele) ha avuto
all’improvviso un sacco di lavoro perché gli sono arrivati da curare un sacco di casi di emorragie anali nelle galline. E poi hanno dovuto chiamare anche lo psichiatra perché sempre le stesse galline
– e ne aveva passate tante- non si facevano più avvicinare dai galli, e i galli si scorticavano scartavetrandosi sulle palizzate fino a morire dissanguati.
Beh, in realtà dicono solo che Rüdy si è fatto dei nuovi amici ed ora è felice come non lo era stato mai.

Embeh!
Quando ho finito di leggere ho pensato: certo che sto tipo era proprio tosto, aveva colto quel piccolo sottile dettaglio e ha semplicemente fatto quello che in buona fede riteneva la cosa migliore,
... arrivare a compiere scelte veramente libere,
magari sbagliare
ma scegliere in una radicale libertà,
accorgersi finalmente che non si agisce perchè si vuole arrivare lì, ma si agisce così perchè è veramente l'unica strada, tra tutte le possibili deviazioni, che si accetta come la propria ... senza riserve.

Ed è solo con quell'azione che non si sente dentro quel sempre diverso ma infine uguale qualcosa che fastidioso rimane indomito a far resistenza, il grillo parlante che non è la morale
ma la volontà dimenticata che non accetta mai d'essere tradita e sotterrata.
Solo che non si sa più che è la propria volontà dimenticata.
Non intendo né rimorso, né rimpianto: Rudy non ne aveva nessuno, ma oblio della volontà e quella soggiacenza nel permanere identico (il fango nella Storia Infinita) che rende incapaci di immaginare reali eventi di libertà, scelte libere, scelte matte,
... come comprarsi di punto in bianco una barca da pesca perchè l'idea di se stessi su quella barca, nel silenzio frizzante del mare, con la canna da pesca in mano ha in sè un'aura di perfezione.
E finalmente si ha capito che solo quelle perfezioni salvano dal nulla che inghiotte tutte quelle "mezzezze" d'essere che non arrivano mai a farsi reali, mai a saziare fino in fondo.

(come l'acqua di vita eterna di Gesù che placa la sete. Sapete perchè in eterno? Perchè togliendo il riferimento agli scopi libera l'azione dalla consequenzialità temporale della causa-effetto [l'anelito totalizzante di senso ha solo se stesso come scopo, è fine a se stesso, richiede solo la sua estrinsecazione, non cerca soddisfazione anche se in Gesù sembra così...ma sta diventando troppo difficile]. Quindi la causa non è un qsa d'altro dall'effetto -> quindi non c'è temporalità -> quindi è eterno. Ovviamente si capisce che l'eternità non è la durata illimitata nel tempo ma piuttosto un'assolutezza del presente)

Cazzo, mi sono perso.. scusatemi!
Volevo solo dire che un giorno voglio diventare un po’ come Rüdy.



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